Tornano le divertenti pagelle di F. Dipasquale. A Scudera 7,5: “perfetto per la pubblicità del Dash”

FEDERICO DIPASQUALE, 19/11/2016

LE PAGELLE DI SANTA CROCE – CITTA’ DI CATANIA

CAMPO, 5. Esordio casalingo con poche luci e molte ombre. E’ probabile che l’errato, ma incolpevole, intervento di rinvio che ha generato il gol dello svantaggio abbia condizionato poi la sua gara. Durante i novanta minuti si è notata infatti una buona dose di incertezze negli interventi forse anche per una non perfetta intesa con i compagni della difesa. La colpa però, diciamolo, è anche di La Malfa che durante gli allenamenti non ha creato – anche con l’aiuto di Ivano – delle pozzanghere artificiali davanti alla porta in modo da simulare un campo pesante per la pioggia.

GUARINO, 6,5. Per uno che sembra un “distinto signore” della difesa, essersi districato in quelle condizioni di terreno è stato veramente encomiabile. Ha tenuto bene il campo, ha corso quanto bastava, ha saputo anche ben coordinarsi con i compagni di reparto. E non ha sporcato molto la maglietta! A volte le mamme fanno più degli allenatori… (“Ti raccomando, Cicciuzzu, non ti sporcare la maglietta!”)

SILVA, 5. Non si è adattato e basta, in quelle condizioni di terreno pesante. Ha fatto bene Lucenti, anche per esigenze tattiche, a sostituirlo perché ha mostrato allo stesso tempo di non sapersi coordinare bene con i compagni della difesa. Quanti interventi di testa ha compiuto, anche a sproposito! E qui Claudio Agnello ha sbagliato a suo tempo perché non gli ha detto che si gioca a calcio sempre…non a testate quando piove!!!

GIARRIZZO, 6,5. Partita di ordinaria amministrazione ma giocata in quelle condizioni lo ha costretto a fare gli straordinari. Può ancora migliorare, certo, ma in questa partita ha fatto tanto: ha corso e anche piazzato qualche tiro pericoloso rendendosi molto utile alla causa. A centrocampo non ha avuto sempre una buona coordinazione con i compagni, ma è plausibile: non ha fatto in tempo a leggere le previsioni meteo su Santa Croce Camerina.

ALMA, 7. Un leone della difesa e un esperto anche del gioco che è necessario attuare in un terreno pesante. Lui almeno ha usato testa e gambe. Certo ci deve mettere più testa però per cercare di non farsi ammonire facilmente perché della sua testa (e delle sue gambe, anche se non sono quelle di una signorina…) il Santa Croce ha bisogno per le restanti diciannove giornate.

PIANESE, 7. E’ incredibile come di va di pari passo con Alma! Sembrano le gemelle Kessler (esempi di gemelli famosi maschi non ne ho, scusate)! Anche per lui cioè vale lo stesso discorso di Andrea, di non farsi cioè ammonire facilmente. Ma dopo una partita giocata a questi livelli la cosa è accettabile. E’ l’esempio di atleta che gioca con tecnica, quando ce n’è bisogno e con fisicità quando il terreno è pesante. Ora Gigi dopo questa sviolinata che ti ho fatto non chiedergli l’aumento ai presidenti perché poi mi licenziano.

TALARICO, 7. E chi se lo immaginava che “soffio di vento” giocasse una partita così in queste condizioni? Non ci avrei scommesso neanche dieci euro (ho solo questi al momento). Non è che non sapevamo le sue doti tecniche (altrimenti, figurati, se Claudio Agnello lo prendeva!) ma non ci saremmo aspettati, con tutto rispetto, una gara così gagliarda in queste condizioni. Veloce come un soffio di vento, sgusciante, propositivo e decisivo anche in un paio di interventi. La pagnotta oggi se l’è guadagnata. I dirigenti del Santa Croce se continua a giocare così, per la festa di S. Giuseppe anche un “ucciddatu” gli danno…

HYDARA, 6,5. Forse meritava di più ma ormai ho deciso così e non torno indietro, neanche se Claudio Agnello mi offre 100 mila euro (aspetta, forse sì). Comunque il ragazzo ha dimostrato di saper soffrire e impegnarsi allo spasimo anche in condizioni estreme, giocando con lo stesso carattere delle partite che ci ha fatto vedere dall’inizio del campionato. Quindi con la pioggia ok. Adesso attendiamo di sapere come giocherà se dovesse soffiare un vento a 100 km/orari…

RAVALLI, 6,5. Anche questa grande partita di carattere e vigore, ma anche di tecnica e intuito, come quel giocatore navigato che sta dimostrando di essere di partita in partita. Non è stato molto appariscente in questa partita ma si è dato un gran da fare sia in difesa che in avanti. Il voto, in questo caso, è anche rapportato alla maglietta abbastanza infangata…

SCUDERA, 7,5. Non ci sarebbero voti per valutare il gran gol di testa e la sua favolosa cavalcata con pregevole cross per Messina che ha poi insaccato. Ha tenuto bene il campo, ha giocato senza risparmiarsi, anche se ha avuto qualche ammissibile sbavatura. Anche questo voto però è direttamente proporzionale alla divisa tutta infangata…Consiglio alla società, per fare cassa, di proporlo per la pubblicità del Dash.

CASTANIA, 5,5. Si, capisco (io) che non erano le sue condizioni preferite e dove non ha potuto estrinsecare le sue doti e capacità, ma doveva capire (lui) che non doveva perseverare nel cercare di fare emergere la tecnica ma il gioco di prima e l’utilitarismo. E’ giovane e lo capirà. L’applauso dei tifosi al momento della sua sostituzione è stato come dire “non ti preoccupare, sei sempre grande!”. E io aggiungo: tranquillo! Il panettone per Natale lo mangerai senza problemi!

MESSINA, 6,5. Un minuto prima del gol il voto sarebbe stato insufficiente ma la partita dura novanta minuti e basta un episodio che può cambiare anche le peggiori valutazioni. Dalla sua entrata in campo ha in effetti contribuito a creare più disagio alla difesa ospite, favorito la profondità e a duettare meglio con Scudera. Non sempre però è stato efficace sotto porta. Il suo gol però ha permesso, come detto, di valutare la sua gara oltre la sufficienza. Se migliora nella efficacia delle conclusioni la squadra ne gioverà parecchio. Giovanni però l’equazione “leviti a cammissella-una ammonizione” non la potrai sempre reggere!

SPADOLA e BAELI, sv.

Allenatore, LUCENTI GAETANO, 6,5. Ha capito quasi subito che ci voleva la seconda punta e che bisognava spingere il baricentro più avanti. Avrà anche fatto la voce grossa ai suoi nell’intervallo. E’ contento non per il risultato (per lui era scontato) ma perchè si è seduto al riparo dalla pioggia in panchina. Abbarbicato sul muro di cinta avrebbe fatto la fine di Fantozzi.

Resp. alla Comunicazione, FABIO FICHERA, 4. Non ha giocato ma si merita un brutto voto perché alla fine del primo tempo è sbottato dicendomi: “Collega, questa partita la vedo brutta”. Ancora non ha capito le potenzialità di questo Santa Croce. E’ giovane, crescerà pure lui

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www.updsantacroce.com

 

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