PER IL CIGNO UN DERBY AMARO. IL PRESIDENTE MICIELI: ”NESSUNO CI TUTELA”.

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Quando si dice che piove sul bagnato. Questa è proprio la frase azzeccata per il momento che sta attraversando il Cigno in questa prima parte della stagione. Come se non bastasse la situazione delicata di classifica della società biancazzurra, domenica nel derby contro il Ragusa si è vista penalizzare dal signor Giuseppe Morello della sezione arbitrale di Tivoli. Il direttore di gara viste le condizioni del terreno di gioco a dir poco catastrofiche, dopo una mattinata di pioggia battente, non ha voluto assolutamente verificare la praticabilità del campo prima dell’inizio del gioco, nonostante i rappresentanti delle due società avevano palesato l’impossibilità di poter giocare una partita regolare. Il fischietto laziale non ha voluto sentire ragioni e ha costretto le due squadre a svolgere il riscaldamento e ad iniziare la contesa. Si partiva, quindi, e con il terreno di gioco ridotto ad un acquitrino, il Ragusa nei minuti iniziali trovava la rete del vantaggio su un infortunio di Bellomo che con una deviazione beffarda, invece di appoggiare indietro a Cavone lo spiazzava indirizzando la palla in rete. Il Santa Croce non ci stava e riusciva anche a pareggiare con Garcia, ma, il primo assistente del signor Morello annullava clamorosamente la rete apparsa ai tanti più che regolare. Poi su un contropiede degli ospiti Guerra veniva espulso giustamente per fallo da ultimo uomo. A questo punto il signor Morello si accorgeva che non c’erano le condizioni ambientali per giocare e prima sospendeva la gara per dieci minuti e poi, dopo un controllo con i due capitani, chiudeva la contesa definitivamente. Ora ci chiediamo, perché il direttore di gara non ha deciso fin dall’inizio di non giocare viste le condizioni del campo già pessime prima di iniziare? Perché non ha ascoltato i capitani delle due squadre che lo pregavano di non iniziare la gara? Una decisione scellerata quella del signor Morello che ha penalizzato oltremodo il Santa Croce che nel recupero dovrà partire sotto di una rete e in inferiorità numerica.

“Siamo veramente amareggiati. – commentava negli spogliatoi il presidente Giuseppe Micieli – È inconcepibile che l’arbitro nei ventisei minuti di gioco disputati ci ha solo danneggiato. È altresì assurdo il motivo per il quale non si è fatto il classico sopralluogo come era logico fare prima dell’inizio della gara. Ora ci troviamo a recuperare una gara contro la seconda in classifica con un giocatore in meno e una rete sotto, nonostante fossimo andati in rete pareggiando lo score. Invece anche in questo caso siamo stati penalizzati perché ci siamo visti annullare un goal parso ai molti più che regolare. Io penso che quando il designatore invia direttori di gara da fuori regione, tutti e dico tutti dovremmo sentirci tutelati, invece, per l’ennesima volta vedo molta approssimazione e una preoccupante leggerezza nel voler applicare le regole. Un derby, una gara qualsiasi si dovrebbe giocare in condizioni regolari e con un terreno di gioco che possa consentire il regolare svolgimento del gioco. Questo non è accaduto ieri perché fin dall’inizio si vedeva che non c’erano le condizioni per giocare, ma la cocciutaggine di questo direttore di gara ha fatto sì che si iniziasse a giocare per poi bloccare tutto dopo ventisei minuti. È assolutamente assurdo, noi siamo stati penalizzati da questa decisione e non siamo stati per nulla tutelati“.

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