Motta troppo debole, il Santa Croce lo punisce con un secco 3-0. Primo ruggito in campionato per Scudera, in rete il solito Leone e Fiore.

 

UPD Santa Croce                               3

Motta Sant’Anastasia                        0 

Marcatori: 32’ Scudera; 11’ st Leone; 44’ st Fiore.

SANTA CROCE: Campo, Jatta, Marino, Gurrieri(8’st Fiore), Alma, Famà, Di Rosa(14’ st Hydara), Giarrizzo(39’st Silva), Ravalli, Scudera(32’ st Lentini), Leone(35’ st Sammartino). A disp.: Licitra, Licata. All.re Gaetano Lucenti

MOTTA: Sciuto, Guardo, Ensabella(8’ st Battaglia), Rugeri(20’ st Grillo), Zumbo, Platania, Cocimano(18’ st Montalto), Giuffrifa, Picone, Tosto, Patane’. A disp.: Palazzo, Vitale, Patti, Fazio. All.re Mario Patti

Arbitro: Valerio Gambacurta di Enna (Cacciatore e Zambuto)

Note: Spettatori 100 circa. Ammoniti: Jatta (SC); Rugeri, Platania (M). Angoli 6-0. Recupero 1’e 3’
 

SANTA CROCE CAMERINA. Vince facile il Santa Croce contro un Motta Sant’Anastasia molto dimesso che nell’arco dei novanta minuti non ha espresso nemmeno un tiro in porta. Un 3-0 snello e con pochi sforzi per la squadra di mister Gaetano Lucenti che è stata superiore agli avversari ultimi in classifica, arrivati a Santa Croce Camerina privi di parecchi giocatori infortunati. La squadra ospite allenata da mister Rugeri (oggi sostituito da Mario Patti) è apparsa troppo debole rispetto al Santa Croce che pativa la stanchezza per le tre gare giocate in sei giorni. I locali trainati da Ciccio Leone (ancora a segno) potevano chiudere i giochi già nel primo tempo, ma, vuoi per sfortuna e per qualche svista dell’assistente numero uno Cacciatore, tutto è stato rimandato nella ripresa. Altra nota lieta della gara, oltre alla quinta rete in campionato di Leone (media altissima per l’attaccante vittoriese), è stata la prima marcatura del bomber Liborio Scudera che si spera abbia sbloccato la sua astinenza con la rete. La cronaca. Santa Croce voglioso e determinato a sbloccare subito la gara, già al 2’ con Di Rosa che tirava di poco al lato. Al 6’ Gurrieri direttamente da calcio d’angolo scagliava una parabola che costringeva Sciuto a deviare in corner. All’11’ un’imbeccata di Scudera per Ravalli, non produceva l’effetto sperato, con il tiro di quest’ultimo che era facilmente respinto da Sciuto. Al 32’ si sbloccava la gara: Ravalli con una rimessa laterale lunga metteva in condizione Scudera di tirare in porta una fucilata che faceva secco Sciuto. Gli ospiti si facevano vedere al 37’ con un tiro di Rugeri che si perdeva alto sopra la traversa; era l’unico sussulto della partita per gli etnei che nella ripresa continuavano, ancora a subire le sfuriate dei locali. Infatti al 2’ un tiro di Leone impegnava severamente Sciuto e al 7’ il bomber biancazzurro timbrava il cartellino con un calcio di punizione magistrale che beffava l’estremo difensore ospite sul suo palo. Al 24’ il Santa Croce potrebbe triplicare, ma, sul cross di Scudera, il tap-in di Leone terminava sulla traversa. Il Santa Croce non demordeva e sfiorava la terza rete in più occasioni al 28’ con Scudera, tiro alto, e al 35’ con Fiore  che con un bolide dai trentacinque metri costringeva Sciuto al “colpo di reni”. Lo stesso Fiore al 44’ sugli sviluppi di un corner, conquistava palla al limite dell’area ospite e faceva partire una staffilata che fulminava Sciuto. Partita chiusa? Per nulla, l’ultima emozione la regalava Daniele Sammartino al 46’ con un pallonetto che terminava di poco fuori. Subito dopo arrivava il triplice fischio dell’ottimo direttore di gara ennese Gambacurta che decretava la fine delle ostilità.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    

UPD Santa Croce

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arbitro: Fortunato Carmelo Papaserio di Catania (Gianino e Runza)

Note. Espulsi: Iozzia (SC).Ammoniti: Iozzia, Baeli e Pianese (SC); Toscano, Cocola, Bellavita, Manganaro (R). Angoli 4-3 per gli ospiti. Rec. 2’ e 6’.

Noto. Il Santa Croce espugna il “Palatucci” di Noto e conquista una vittoria in rimonta che vale la testa della classifica. Tre punti che valgono come l’oro per la squadra cara ai presidenti Marco Agnello e Giuseppe Micieli, ma, soprattutto una prestazione tutto cuore e sacrificio per i biancazzurri in campo, capaci di portar via da un campo difficile l’intera posta in palio seppur in inferiorità numerica. L’altra nota positiva per il team di mister Gaetano Lucenti è stata il reintegro in squadra dell’attaccante Giovanni Messina che dal suo ingresso in campo, nella ripresa, ha cambiato le sorti del match, siglando la splendida rete del pareggio e servendo l’assist della rete del vantaggio all’occorrente Castania. Eppure la gara dopo alcune incursioni del Santa Croce, al 6’ e al 8’ con Pianese e Scudera, si era messa male, per via di un rigore più che dubbio assegnato ai locali per un presunto fallo di Guglielmino su Raeli. Dal dischetto si presentava Cocola che batteva inesorabilmente Annese proteso in tuffo. Il Santa Croce non ci stava e si riversava in attacco sfiorando la rete al 21’ con Iozzia, il quale dal dischetto del rigore scagliava un tiro a botta sicura che veniva parato d’istinto da Amato. La squadra di Lucenti protesa in attacco rischiava di prendere il raddoppio dai locali al 35’, ma, questa volta il diagonale di Raeli era deviato in corner dal bravo Annese. L’ultima emozione del primo tempo era sui piedi di Ravalli al 45’, con una sforbiciata volante diretta in rete che veniva  deviata da Hydara in netta posizione di off side. Nella ripresa la musica cambiava e a dare la carica era l’entrata in campo di Giovanni Messina che dava più peso all’attacco biancazzurro. Dopo alcuni bei scambi fra Scudera e Messina che non davano comunque dei pericoli, al 60’ un’uscita scellerata di Amato consentiva al giovane Baeli di tirare a rete per ben due volte, ma, in entrambi i casi la palla veniva ribattuta. Al 63’ le sorti della gara cambiavano, infatti, Iozzia con un lancio dalla mediana beccava Messina sul vertice destro dell’area locale, l’attaccante catanese faceva partire una bellissima “sciabolata” che si andava ad insaccare sull’angolino opposto. Il Santa Croce ci credeva, nonostante, l’espulsione di Iozzia, così al 76’ Hydara (ottima la sua gara) rubava palla a centrocampo s’involava verso l’area locale e serviva palla a Messina, l’attaccante biancazzurro intelligentemente offriva un bell’assist all’occorrente Castania che con una bella “palombella” di prima intenzione sorprendeva l’incredulo Amato e lo superava in rete. I tanti tifosi del Santa Croce al seguito esultavano fra le tribune e iniziavano a incitare la squadra al fine di non mollare. Al 96’ minuto dopo ben sei minuti di recupero arrivava il triplice fischio dell’arbitro che sanciva la vittoria e i tre punti per il santa Croce.

Fabio Fichera

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.