Il Santa Croce spreca troppo e l’Atletico Catania porta via i primi tre punti

SANTA CROCE – ATLETICO CATANIA: 0 – 1
Marcatore: 43’ Sottile

SANTA CROCE : Annese, Spadola (43’ st Guglielmino), Ravalli, Giarrizzo (36’st Baeli), Alma, Pianese, Iozzia, Hydara (11’st Silva), Messina, Scudera, Castania. All.re Lucenti

ATLETICO CATANIA: D’Antone, Vaccaro, Giulio, Cordova, Semprevivo, Trovato, Sottile (39’st Vittorio), Tummiolo, Santanna (39’Spartà), Signorelli, Licandri (45’st Stancamipiano). All.re Proto

Arbitro: Scicolone di Caltanissetta.
Note. Espulsi Trovato (AC) al 30’ per fallo di reazione e Giulio (AC) al 46’st per fallo pericoloso. Ammoniti: Scudera, Castania, Silva e Iozzia (SC); Tummiolo e Cordova (AC). Angoli 2-0 per i locali. Rec 2’ e 6’

Stecca la prima il Santa Croce contro un Atletico Catania sontuoso per fisicità, cinismo, schemi tattici semplici e…fortuna. Ci vuole infatti nel calcio anche questa propensione positiva in quanto il Santa Croce ha sciupato tre occasioni da gol grandi quanto una casa che avrebbero indubbiamente cambiato le sorti dell’esito finale dell’incontro. Un Santa Croce che, si è visto, manca di affiatamento e di convinzione, oltre che della migliore condizione atletica. Gli sbagli delle due punte, Messina – due occasioni da rete – e Scudera – una occasione da gol – sembrano infatti il frutto di una carenza atletica e di una condizione mentale insufficiente più che di una incapacità dei singoli. Eppure la formazione biancoazzurra era rimasta in superiorità numerica sin dal 30’ del primo tempo per l’espulsione del catanese Trovato. La formazione di Proto ha poi concluso la gara in nove per l’espulsione nel finale di Giulio. Nei primi quindici minuti l’Atletico Catania ha pizzicato i locali in un paio di occasioni con Licandro, al 3’ e al 10’, e con Sottile al 15’ con un tiro di punizione. Il Santa Croce usciva dal suo torpore al 21’ con una fulminea azione di contropiede ideata da Hydara, il migliore in campo, che metteva Messina nelle condizioni di presentarsi solo davanti al portiere ma, in posizione defilata, mandava alto. Al 38’ seconda grande occasione dei locali con Scudera che, servito con un tiro a incrociare di Messina, solo davanti al portiere anziché stoppare la sfera preferiva tirare di prima sparando alto. L’Atletico Catania non si scoraggiava e costruiva azioni con un buon gioco sulle fasce. Al 43’ Sottile veniva servito in area, batteva a colpo sicuro ma Annese parava. Sulla respinta si avventava ancora lo stesso attaccante rossoblù che insaccava. Al 47’ Iozzia sotto porta tirava per ben due volte ma i difensori respingevano.

Nella ripresa ospiti che controllavano la gara. Il Santa Croce invece si spingeva avanti e al 12’ confezionava la sua terza clamorosa palla gol sciupata. Messina recuperava in area avversaria una preziosa palla, scartava un difensore ma, solo davanti al portiere tirava ancora alto. Al 21’ Castania lanciava ancora Messina il cui tiro veniva deviato da D’Antone. Al 34’ Iozzia in area da buona posizione tirava ma il portiere riusciva a bloccare la sfera. Santa Croce quindi con tante potenzialità dei singoli e delle capacità globali dell’intero organico ma che necessita di un «tagliando di rodaggio» che vada a fondo delle attuali insufficienze e consenta un rapido decollo tecnico della compagine.

Federico Dipasquale

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