Il Santa Croce “incassa” ma rimane compatto.

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Calcio, Eccellenza/B

Non ci sono pericoli di sorta in proiezione lotta per la salvezza per il Santa Croce ma tre sconfitte consecutive e un calendario divenuto pesante preoccupano non poco la formazione biancoazzurra. Di positivo c’è il periodo di pausa e la possibilità di ricaricare le batterie e riordinare le idee in vista della ripresa del campionato quando la squadra di Lucenti avrà davanti tre partite altrettanto impegnative con squadre del calibro di Rosolini (fuori), Paternò (in casa) e San Pio X Mascalucia (fuori), quest’ultima risalita in classifica superando il Santa Croce e attestandosi alle porte dei play off. Nel Santa Croce hanno pesato le assenze di Sferrazza, Floridia, Di Rosa (squalificati) e Stechina (infortunato) oltre a quella di Leone per un’ora di gara uscito al 32’ del primo tempo per aver rimediato un cartellino rosso.

Il direttore sportivo dei biancoazzurri, Claudio Agnello (foto), fa un commento del derby perso a Ragusa e delle prospettive della squadra. “Personalmente ritengo si sia assistito ad una brutta partita in termini di spettacolo e bel gioco da ambedue le partiè l’opinione del ds santacrocese -. La gara è stata anche condizionata dal forte vento e dagli schieramenti obiettivamente piuttosto rimaneggiati. Dal canto nostro, penso che l’espulsione di Leone ci ha condizionato l’intera gara che, fino a quel momento, sembra direzionata a nostro favore con diverse palle goal sciupate. Il Ragusa ha avuto il merito di trovare, a differenza nostra, la zampata vincente portandosi in vantaggio e chiudendo da subito i ranghi. Ai punti sicuramente meritavamo di portare a casa almeno un pareggio ma dobbiamo avere la maturità di accettare i verdetti del campo e un periodo forse un pò troppo negativo che va oltre i nostri oggettivi demeriti. Rimane il fatto che la squadrarileva Agnello -, nonostante le tantissime assenze, fino ad adesso non si è mai risparmiata e su questo fattore dovremo fare leva continuando a lavorare e rimanendo compatti squadra, staff e società, consapevoli che i periodi difficili possono arrivare ma che si possono superare”.

Federico Dipasquale