Il S.Croce inserisce nel gruppo della prima squadra tanti giovani locali
La società biancoazzurra, per la stagione 2015/2016, in collaborazione con il mister Calogero La Vaccara, ha inserito nell’organico della prima squadra ben 6 giovanissimi atleti provenienti dal vivaio. Nonostante la loro giovane età, i volenterosi ragazzi camarinensi si sono aggregati al gruppo dei cosiddetti “grandi” per tutta la preparazione atletica precampionato.
Barrera Giovanni (classe 99), Pagano Guglielmo (classe 2000), Provenzano Francesco (classe 2001), Gravina Angelo (classe 2000), Panusa Giovanni (classe 2000) e Molè Eric (classe 2000), tra i giovani locali anche il classe 98 Giorgio Baeli, in organico già dalla scorsa stagione insieme a Shehu Klinton, classe 96 e Ghazouani Abdessalem, classe 99. Sono quindi in 9 i ragazzi locali che inizieranno a lavorare a partire dalla stagione in corso per farsi trovare pronti non appena acquisiranno la giusta maturità per contribuire alla causa “senior” dell’U.P.D. Santa Croce Calcio.
A darne conferma il direttore generale Claudio Agnello che lancia un appello ai giovani ed esprime soddisfazione sulle politiche societarie: “ogni anno la società, in sinergia con lo staff tecnico, inserisce nell’organico della prima squadra 2/3 giovani locali provenienti dal vivaio ma non sempre i giovani hanno la pazienza di aspettare la loro maturazione e spesso sciupano le opportunità future per emergere. Quest’anno la voglia di questi ragazzi di mettersi a lavoro ci ha particolarmente colpito – dice il diggi del S.Croce – ed è per questo che abbiamo avvallato l’opportunità di farli lavorare nel precampionato con il gruppo della prima squadra nonostante la loro numerosità. Molti di loro hanno ancora una età troppo giovane ed è chiaro che lo staff dovrà seguirli con accuratezza e cautela, rispettando i loro tempi di maturazione. I ragazzi invece dal canto loro, dovranno impegnarsi a crescere senza fretta di arrivare”.
Soddisfazione anche da parte del responsabile al settore giovanile Ivano Dimartino che invita i giovani a non scoraggiarsi alle prime difficoltà: “tutto l’ambiente che circonda il calcio di Santa Croce vorrebbe vedere in prima squadra maggiori ragazzi locali ma sono loro stessi che devono sbracciarsi. La categoria medio/alta in cui milita la squadra non aiuta i nostri giovani ad emergere facilmente ma ritengo che negli anni, il nostro vivaio, potrà sfornare elementi validi a partite già dalla prossima stagione. La società, ogni anno, apre sempre più opportunità ai giovani ma devono essere poi loro a saperle cogliere”.
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