FAVOLE E ATTIVITA’ MOTORIA: CREARE LA MAGIA DELL’INCANTO PER COMPRENDERE MEGLIO LA REALTA’
Comprendere meglio un problema rende più stabile l’apprendimento in tutta la sua globalità ed è proprio così che si riesce a superare tutto ciò che affligge la società moderna, nonché la spaventosa e dissennata visione di una realtà contorta fuori dai canoni della normalità. La relazione uomo/ambiente è passata al setaccio nelle sue specificazioni antropologiche più significative come i rapporti interculturali. Campi d’esperienza, aree disciplinari coordinate, correlate, riusciranno a far superare la solitudine e a sviluppare il senso critico e civile, formare un cittadino pienamente integrato nel mondo. Attraverso la fabulazione e le attività motorie, si cercherà di provare a superare forme insufficienti di comportamenti del gruppo dei pari; si arriverà ai cosiddetti “momenti magici” per l’acquisizione degli schemi motori di base e per mezzo di percorsi ludico – motori. Il mondo incantato delle favole e delle fiabe è il mondo dell’infanzia, quel regno in cui tutti gli esseri viventi sono sullo stesso piano e acquistano un’anima nuova, sorgono nuovi rapporti seguendo la logica della vita degli adulti con regole particolari dettate dal sentimento e dalla ingenuità infantile. Attraverso la mimica e la prossemica, la creatività, con scenografie e con coreografie varie e semplici si cercherà di ricreare l’incanto di un mondo popolato di fate, di sogni, di animali bizzarri, di avventure strane e stravaganti. I piccoli discenti saranno i protagonisti di viaggi valoriali per mezzo della fantasia, delle regole e dell’attività motoria. I bambini ad esempio, cammineranno su una trave immaginaria costruita con nastro adesivo colorato cercando di stare in equilibrio nel miglior modo possibile o formeranno il cerchio o legamento; ancora parteciperanno alla danza teatro dei valori per mezzo di una ribalta ed un retroscena, il tutto a forma di gioco, con disegni e cartoncini colorati, nastri e vele in stoffa colorata, nonché con materiale di poco conto e, quindi, che non costa tanto; si arriverà a creare qualcosa di ottimale e valoriale; l’importante è fare divertire e suscitare la curiosità e l’interesse dei piccoli discenti. Filastrocche, canzoncine e rime saranno strumenti utili per fare ciò ad esempio: “ nella calda mattinata una bimba addormentata sogna lieta un sogno d’oro che rallegra un dolce coro. Non appena ha chiuso gli occhi, vede un mondo di balocchi. Son balocchi un po’ strani, sconosciuti fra gli umani, sono esseri parlanti, ma non certo benpensanti; son conigli laureati e ramarri decorati. Sono ranocchi canterini e topini un po’ sciocchini…. ( le avventure di alice di Lewis Carroll)”, oppure: “piripipì, piripipà la bella bacchetta il suo dovere fan la giusta alimentazione dobbiamo far”, oppure chi più ne ha più ne metta per il divertimento dei nostri piccoli beniamini.
Lucy Licitra