Eccellenza, il Santa Croce conquista un punto prezioso a Camaro.

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Adesso il Santa Croce conquista pure lo scettro di squadra da alta classifica riuscendo a fermare in casa una delle capolista ma soprattutto, formazione di livello e che esprime un ottimo calcio. L´undici biancazzurro non ha manifestato timori reverenziali, attaccando subito e disponendo in campo molto bene, sia per valorizzare le azioni offensive che i contenimento. E´ venuto fuori un Santa Croce che, ancora una volta ha mostrato maturità e una ottima qualità sia nel gioco che nella disposizione tattica.

Primo tempo equilibrato ma giocato molto bene dalle due squadre. Dopo qualche azione di studio da ambedue le parti, era il Santa Croce a concretizzare al 19´ con un gol di Gravina, propiziatorio da un perfetto cross in area di Di Rosa che imbeccava solo l´esterno di centrocampo che controllava e insaccava. Al 23´ Leone scendeva e cercava di sorprendere il portiere con un preciso tiro dal limite che Mannino parava in due tempi. I padroni di casa invertivano la rotta e cominciavano, dalla metà della frazione, a premere e a farsi più concreti. Al 30´ Assenzio interveniva di testa da una punizione e spediva di poco a lato. Al 40´ Ascia atterrava in area Paludetti e l´arbitro concedeva il rigore. Trasformava Assenzio.

Nella ripresa capovolgimento di fronte di continuo e squadra che non si risparmia vano. La pressione dei padroni di casa si concretizzata al 24´ quando Paludetti veniva atterrato ingenuamente in area. Mondello trasformava il penalty. Lucenti non ci stava e disponeva la squadra con qualche volontà di ferire. Ci riusciva al 41´ quando Di Rosa era atterrato in area da Spoto. Leone trasformava il rigore consentendo alla sua squadra di acciuffare l´importantissimo pareggio. Alla fine applausi da parte di tutti gli spettatori per l´ottimo gioco mostrato dalle due squadre.

Camaro-S.Croce:2-2
Marcatori: 19´pt Gravina, 41´pt Assenzio (rig), 24´ st Mondello (rig), 42´ st Leone (rig)

NOTE. Ammoniti. Mondello (C); Jatta, Di Rosa, Ravalli (SC) Rec. 1´ e 3´

Fonte Corriere di Ragusa

Federico Dipasquale